Programmi Quadro di ricerca dell'Unione europea

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I programmi quadro di ricerca e sviluppo tecnologico rappresentano il principale strumento dell'UE per attuare la politica comunitaria in materia di Scienza e Tecnologia definita negli accordi di Maastricht (1993) e Amsterdam (1997).
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L'obiettivo politico perseguito è quello di favorire le cooperazioni tra i Paesi europei per sfruttare le sinergie transnazionali, ad esempio per progetti particolarmente vasti e costosi oppure per la ricerca di soluzioni a problemi significativi per l'intera Europa.
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A differenza dei programmi di ricerca nazionali, quelli finanziati dall'UE vedono riuniti istituti di ricerca, industrie e organizzazioni di utenti di più paesi europei per mettere in comune le loro risorse e stimolare il trasferimento di conoscenze e di tecnologie al di là delle frontiere nazionali.
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Le attività di ricerca dell'UE – articolate nei "Programmi Quadro di ricerca e sviluppo tecnologico" – sono quindi imperniate sul lavoro essenziale che deve essere effettuato a livello europeo, concentrando il massimo impegno nei settori più critici e suscettibili di trarre il maggiore beneficio dal "valore aggiunto europeo“.
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I programmi quadro di ricerca e sviluppo tecnologico rappresentano il principale strumento dell'UE per attuare la politica comunitaria in materia di Scienza e Tecnologia definita negli accordi di Maastricht (1993) e Amsterdam (1997). Questo strumento è stato previsto dal Trattato di Roma, all'articolo 163: ''“L’Unione avrà l’obiettivo di rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’industria Europea incoraggiandola a divenire competitiva a livello internazionale, nello stesso tempo dovrà promuovere le attività di ricerca considerate necessarie da altri capitoli del Trattato”''. Con i Programmi Quadro la Commissione si affianca a programmi di ricerca nazionali e regionali per concentrare e coordinare gli sforzi di università, enti di ricerca e piccole e grandi imprese nei settori che possono dare valore aggiunto alla ricerca europea e produrre effetti benefici per la società. <br/>L'obiettivo politico perseguito è quello di favorire le cooperazioni tra i Paesi europei per sfruttare le sinergie transnazionali, ad esempio per progetti particolarmente vasti e costosi oppure per la ricerca di soluzioni a problemi significativi per l'intera Europa.<br/>
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A differenza dei programmi di ricerca nazionali, quelli finanziati dall'UE vedono riuniti istituti di ricerca, industrie e organizzazioni di utenti di più paesi europei per mettere in comune le loro risorse e stimolare il trasferimento di conoscenze e di tecnologie al di là delle frontiere nazionali. <br/>
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Le attività di ricerca dell'UE – articolate nei "Programmi Quadro di ricerca e sviluppo tecnologico" – sono quindi imperniate sul lavoro essenziale che deve essere effettuato a livello europeo, concentrando il massimo impegno nei settori più critici e suscettibili di trarre il maggiore beneficio dal "valore aggiunto europeo“.<br/>
I progetti devono essere transnazionali, solo consorzi di partner provenienti da paesi membri o associati possono partecipare.  
I progetti devono essere transnazionali, solo consorzi di partner provenienti da paesi membri o associati possono partecipare.  
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Le azioni di mobilità e training prevedono che i ricercatori possono chiedere una borsa di studio solo per paesi diversi da quello di origine o di residenza.  
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Le azioni di mobilità e training prevedono che i ricercatori possono chiedere una borsa di studio solo per paesi diversi da quello di origine o di residenza. <br/>
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Tutte le attività che possono essere sviluppate a livello nazionale, non ricevono finanziamenti da parte dell'Unione europea.
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Il primo Programma Quadro è stato varato nel 1984 e nel 2007 è stato inaugurato il [[Settimo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico | 7PQ (Settimo programma quadro)]] che si chiuderà nel 2013.
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Tutte le attività che possono essere sviluppate a livello nazionale, non ricevono finanziamenti da parte dell'Unione europea.
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Altri strumenti comunitari gestiti dalla UE per contribuire allo sviluppo della nostra economia sono: i  '''Fondi strutturali''' e il '''Fondo di coesione''', che costituiscono gli strumenti finanziari della politica regionale dell’Unione europea (UE) il cui scopo consiste nell’equiparare i diversi livelli di sviluppo tra le regioni e tra gli Stati membri. Essi contribuiscono pertanto a pieno titolo all’obiettivo della coesione economica, sociale e territoriale.

Versione corrente delle 13:49, 13 apr 2011

I programmi quadro di ricerca e sviluppo tecnologico rappresentano il principale strumento dell'UE per attuare la politica comunitaria in materia di Scienza e Tecnologia definita negli accordi di Maastricht (1993) e Amsterdam (1997). Questo strumento è stato previsto dal Trattato di Roma, all'articolo 163: “L’Unione avrà l’obiettivo di rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’industria Europea incoraggiandola a divenire competitiva a livello internazionale, nello stesso tempo dovrà promuovere le attività di ricerca considerate necessarie da altri capitoli del Trattato”. Con i Programmi Quadro la Commissione si affianca a programmi di ricerca nazionali e regionali per concentrare e coordinare gli sforzi di università, enti di ricerca e piccole e grandi imprese nei settori che possono dare valore aggiunto alla ricerca europea e produrre effetti benefici per la società.
L'obiettivo politico perseguito è quello di favorire le cooperazioni tra i Paesi europei per sfruttare le sinergie transnazionali, ad esempio per progetti particolarmente vasti e costosi oppure per la ricerca di soluzioni a problemi significativi per l'intera Europa.
A differenza dei programmi di ricerca nazionali, quelli finanziati dall'UE vedono riuniti istituti di ricerca, industrie e organizzazioni di utenti di più paesi europei per mettere in comune le loro risorse e stimolare il trasferimento di conoscenze e di tecnologie al di là delle frontiere nazionali.
Le attività di ricerca dell'UE – articolate nei "Programmi Quadro di ricerca e sviluppo tecnologico" – sono quindi imperniate sul lavoro essenziale che deve essere effettuato a livello europeo, concentrando il massimo impegno nei settori più critici e suscettibili di trarre il maggiore beneficio dal "valore aggiunto europeo“.
I progetti devono essere transnazionali, solo consorzi di partner provenienti da paesi membri o associati possono partecipare. Le azioni di mobilità e training prevedono che i ricercatori possono chiedere una borsa di studio solo per paesi diversi da quello di origine o di residenza.
Tutte le attività che possono essere sviluppate a livello nazionale, non ricevono finanziamenti da parte dell'Unione europea. Il primo Programma Quadro è stato varato nel 1984 e nel 2007 è stato inaugurato il 7PQ (Settimo programma quadro) che si chiuderà nel 2013.

Altri strumenti comunitari gestiti dalla UE per contribuire allo sviluppo della nostra economia sono: i Fondi strutturali e il Fondo di coesione, che costituiscono gli strumenti finanziari della politica regionale dell’Unione europea (UE) il cui scopo consiste nell’equiparare i diversi livelli di sviluppo tra le regioni e tra gli Stati membri. Essi contribuiscono pertanto a pieno titolo all’obiettivo della coesione economica, sociale e territoriale.

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