Cittadinanza europea attiva
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Chi è cittadino dell’Unione
“È cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di un Stato membro” (art. 20 TFUE).
La cittadinanza dell'Unione si aggiunge alla cittadinanza nazionale e non la sostituisce.
La competenza degli Stati in materia di cittadinanza deve però esercitarsi nel rispetto dei limiti stabiliti dal diritto del’UE come interpretato dalla Corte di giustizia.
Non occorre che i cittadini svolgano un’attività lavorativa per godere dei diritti stabiliti dalle norme del trattato sulla cittadinanza.
Diritti e doveri dei cittadini dell’Unione
“ I cittadini dell’Unione godono dei diritti e sono soggetti ai doveri previsti nei trattati” (art. 20, par. 2 TFUE). Essere cittadino dell’Unione significa avere:
- diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri;
- diritto di voto e eleggibilità alle elezioni del PE e alle elezioni comunali nello Stato di residenza alle stesse condizioni dei cittadini di suddetto Stato;
- diritto a usufruire in un paese terzo della tutela diplomatica e consolare di qualsiasi altro Stato membro qualora manchi la rappresentanza diplomatica dello Stato di appartenenza;
- diritto di petizione al Parlamento europeo;
- diritto di ricorso al Mediatore europeo per casi di cattiva amministrazione nell’attività delle istituzioni dell’UE;
- diritto di rivolgersi alle istituzioni e agli organi dell’UE in una delle lingue ufficiali e di ricevere risposta nella stessa lingua;
- diritto di accesso ai documenti delle istituzioni, degli organi e delle agenzie dell’Unione, indipendentemente dalla forma in cui sono prodotti
I diritti riconosciuti dal Trattato non sono però necessariamente riservati ai cittadini dell’Unione.
Gli Stati membri possono ad esempio autonomamente concedere il diritto di elettorato attivo e passivo al Parlamento europeo a persone che possiedono con essi uno stretto legame. Può beneficiare del diritto di accesso, senza dover giustificare il motivo della richiesta, anche ogni persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno stato membro (art. 15 TFUE).
Il Trattato di Lisbonae il diritto del cittadino a far sentire la propria voce
Il Trattato di Lisbona amplia la nozione di cittadinanza rafforzando gli strumenti di democrazia rappresentativa e partecipativa.
Il nuovo diritto di iniziativa popolare permette a un milione di cittadini provenienti da 7 o più Stati membri di rivolgersi direttamente alla Commissione europea per chiederle di presentare una proposta di loro interesse in un settore di competenza dell'UE (art. 11, n. 4 TUE).
In base al regolamento sul diritto di iniziativa del febbraio 2011, le iniziative potranno essere avviate da aprile 2012 e dovranno essere organizzate da comitati composti da almeno 7 cittadini residenti in almeno 7 diversi Stati membri.).
Coinvolgere maggiormente i cittadini al processo decisionale europeo significa favorire lo sviluppo di una cittadinanza europea attiva.
Cittadinanza europea attiva, trasparenza e diritto all’informazione
Non può esserci una cittadinanza europea attiva senza:
- un effettivo diritto all’informazione;
- una politica di comunicazione capace di colmare il divario tra la realtà dell’integrazione europea e la percezione che di essa ha il cittadino;
- una maggiore partecipazione pubblica ai processi decisionali e un controllo democratico sull’operato delle istituzioni;
- una cultura del dialogo e della partecipazione;
- un’Unione «più democratica, più trasparente e più efficiente». Un elevato grado di trasparenza da parte delle istituzioni è condizione necessaria per l’esercizio dei principi democratici su cui si fonda il funzionamento dell’Unione e condizione fondamentale per un effettivo consenso dal basso verso il progetto europeo.
Il programma per promuovere la cittadinanza europea attiva
Il programma Europa per i cittadini si propone di promuovere la cittadinanza europea attiva, ossia la partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni della società civile nel processo di integrazione europea. Il programma si propone per il 2007-2013 di:
- dare ai cittadini l’opportunità di interagire e partecipare alla costruzione di un’Europa sempre più vicina, democratica e aperta al mondo, unita nella sua diversità culturale e da questa arricchita, sviluppando in tal modo la cittadinanza dell’Unione europea;
- sviluppare un’identità europea fondata su valori, una storia e una cultura comuni;
- promuovere un senso di appartenenza all’Unione europea tra i cittadini;
- migliorare la comprensione reciproca dei cittadini europei rispettando e valorizzando la diversità culturale e linguistica, e contribuendo al tempo stesso al dialogo interculturale.