Nuova agenda universale
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La nuova agenda universale
2015 is not just another year, it is a chance to change the course of history
Secretary-General Ban Ki-moon
Our responsibility is to keep the promise made to the poorest, for which we will be held accountable.
Navanethem Pillay, UN High Commissioner for Human Rights 2008-2014
Il 2015 è un anno speciale per lo sviluppo.
A livello internazionale, è l’anno in cui la Comunità internazionale dovrà stabilire il nuovo programma per l’eliminazione della povertà e lo sviluppo sostenibile e concludere un accordo mondiale sul cambiamento climatico. IL 'Summit sulla nuova agenda universale si terrà a New York dal 25 al 27 settembre.
Base principale per l’integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile nell’agenda post 2015 saranno la proposta del gruppo di lavoro aperto sugli obiettivi di sviluppo sostenibile , che riunisce in un approccio integrato side e opportunità correlate, e la relazione del comitato intergovernativo di esperti sul finanziamento dello sviluppo sostenibile (cfr. Ass. gen, res. 68/309 del 12 settembre 2014).
Secondo il rapporto finale sul Post-2015 Development Agenda, presentato il 30 maggio 2013 dalla Commissione di alto livello nominata dal Segretario generale delle Nazioni Unite, gli obiettivi di sviluppo del Millennio non sono stati raggiunti per non aver integrato gli aspetti economici, sociali ed ambientali di sviluppo sostenibile, come era invece previsto dalla Dichiarazione del Millennio e per non aver sostenuto la necessità di promuovere gli schemi di consumo e produzione sostenibili.
Inoltre, secondo la Commissione di alto livello, nell’elaborazione degli obiettivi non era stato tenuto in sufficiente considerazione il contributo dei paesi in via di sviluppo, né erano state raggiunte tutte le categorie per poter assicurare una risposta globale a tutti (per approfondimenti).
L’agenda universale post-2015 nel rafforzare l’impegno della Comunità internazionale per eliminare la povertà estrema entro il 2030 e favorire uno sviluppo sostenibile. dovrà, di contro, “non lasciare indietro nessuno”; assicurare piena centralità allo sviluppo sostenibile; creare istituzioni efficienti, aperte e responsabili; promuovere i fattori di crescita inclusiva e sostenibile; realizzare un nuovo partenariato globale che includa tutti gli attori, i governi a tutti i livelli, il settore privato, la società civile e i cittadini. Per favorire il dialogo e il coinvolgimento di tutti, è stato lanciato anche il sondaggio mondiale Vote my wold 2015 sulle priorità per la prossima agenda di sviluppo.
Il 4 dicembre 2014, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha presentato la relazione di sintesi sull'agenda post 2015 intitolata The Road to Dignity by 2030: Ending Poverty, Transforming All Lives and Protecting the Planet.
Sei sono gli elementi riconosciuti come essenziali per facilitare le discussioni su un’agenda trasformativa valida per almeno i prossimi 15 anni: porre fine alla povertà e combattere le disuguaglianze; garantire una vita in buona salute, la conoscenza e l'inclusione di donne e bambini; sviluppare un'economia forte, inclusiva e trasformativa; proteggere i nostri ecosistemi per tutte le società e i nostri bambini; promuovere società sicure e pacifiche nonché istituzioni solide; catalizzare la solidarietà globale per uno sviluppo sostenibile.
La relazione offre un contributo chiave ai processi intergovernativi in vista del vertice di settembre 2015